INIZIATIVA
PER LA PROTEZIONE GENETICA
Il giudizio della Commissione "Giustizia e pace"
Il gruppo di lavoro "Bioetica" della Commissione nazionale svizzera
Giustizia e Pace della Conferenza dei vescovi svizzeri, ha pubblicato un opuscolo
dal titolo "Ingegneria genetica ed etica" nel quale sono discusse
le implicazione etiche e sociali, i rischi e le possibilità dell'ingegneria
genetica. In merito alla prossima votazione sull'iniziativa per la protezione
genetica la Commissione invita a respingere l'iniziativa. Ecco in riassunto
il loro giudizio:
"Il nostro giudizio conclusivo sull'Iniziativa per la protezione genetica può essere formulato, dopo le riflessioni svolte nei capitoli precedenti, in modo relativamente breve:
1. Il principio, dichiarato
al capoverso 1, della "dignità e integrità degli esseri viventi"
non può essere accettato in una prospettiva etica cristiana, perché
una protezione così cospicua di ogni singolo individuo spetta soltanto
all'uomo.
2. Il divieto di animali transgenici al capoverso 2 lettera a si spinge troppo
oltre, perché in tal modo si rinuncia anche alle possibilità positive
che la produzione di animali transgenici presenta.
3. Il divieto completo di immissione richiesto al capoverso 2 lettera b va anch'esso
troppo oltre. È vero che l'immissione di organismi geneticamente modificati
comporta rischi seri; ma questi non presentano sempre la stessa gravità,
e vanno perciò valutati in maniera differenziata.
4. Il divieto di brevettazione di animali e vegetali modificati "geneticamente"
(sarebbe più esatto dire; mediante l'ingegneria genetica), al capoverso
2 lettera c, è invece insufficiente, perché non menziona la brevettazione
di microrganismi transgenici né si pronuncia sull'ammissibilità
o meno di una regolamentazione giuridica della proprietà di invenzioni
nel campo dell'ingegneria genetica, e perché resterebbe senza effetti
sul piano internazionale.
5. Le disposizione legislative proposte al capoverso 3 possono essere accettate.
Ma le leggi ivi richieste potrebbero essere realizzate anche in base all'articolo
già esistente 24 novies capoverso 3 della Costituzione federale.
6. Non intendiamo pronunciarci sul capoverso 4 (prova dell'utilità e
mancanza di alternative), oggetto di critiche
da parte della ricerca, in quanto esso è di competenza della ricerca
scientifica. Il precetto dell'accettabilità dal profilo etico di ogni
ricerca e sviluppo è un'evidenza e non vale solo per l'ingegneria genetica.
Per contro non è chiaro quale sia il suo significato in questo contesto.
L'iniziativa per la protezione genetica non contribuisce affatto alla soluzione degli urgenti problemi odierni dell'umanità, ma al contrario rischia di ostacolare miglioramenti e soluzioni; essa non offre neppure un contributo effettivo in ordine a un'ingegneria genetica positiva per l'uomo e per l'ambiente; perciò, nell'ottica dell'etica della responsabilità, non possiamo raccomandare la sua accettazione."
Il testo completo elaborato dalla Commissione Giustizia e Pace può essere ottenuto al prezzo di 10 franchi al seguente indirizzo: Commissione nazionale svizzera Giustizia e Pace, CP 6872, CH 3001 Berna, tel. 031 /381 59 55. L'opuscolo è a disposizione in italiano, francese e tedesco.